Qual è la differenza tra gradi, decimi e diottrie?
La comprensione della differenza tra gradi, decimi e diottrie è essenziale in oftalmologia, poiché tali misurazioni delineano ciò che in termini tecnici chiamiamo:
- potere di rifrazione;
- acuità visiva;
- curvatura dei meridiani.
Ovvero la capacità di focalizzazione dell'immagine, di distinguere dettagli fini, come le lettere su una tavola ottotipica e la qualità della visione e la messa a fuoco.
In questo contesto, analizzeremo con precisione le distinzioni tra diottrie, decimi e gradi, sottolineando l'importanza di tali parametri nella scelta degli occhiali.
Con esempi pratici e informazioni chiare, cercheremo di fare chiarezza, offrendo le informazioni necessarie a coloro che cercano di capire in maniera accurata le valutazioni ottiche.
Gradi delle lenti
In ambito ottico si parla di gradi quando si affronta il problema dell'astigmatismo. Questo difetto visivo richiede una correzione con lenti cilindriche.
L'aspetto cruciale è l'inclinazione delle lenti, espressa in gradi sulla tua prescrizione medica. Facciamo un esempio pratico per farti comprendere come questa gradazione sia utile all’ottico per comprendere come posizionare la lente sulla montatura.
Se, per esempio, visualizzi un 90° o 180°, significa che la lente cilindrica è posizionata rispettivamente in modo verticale o orizzontale sull'occhiale.
Dunque, come puoi capire, i gradi rappresentano l'orientamento preciso delle lenti cilindriche, personalizzato per correggere l'astigmatismo.
Ma cosa succede se la gradazione è errata? In tal caso non tardano a manifestarsi sintomi come affaticamento degli occhi, mal di testa o visione sfocata.
Riconoscere i sintomi di una gradazione sbagliata è fondamentale per capire se la correzione visiva è ottimale o se richiede una revisione fino al raggiungimento di una visione chiara e senza sforzo.
Decimi
La tua vista si misura anche in decimi, un indicatore essenziale della tua capacità visiva. Per essere più precisi, se, seduto davanti all'ottotipo, riesci a leggere dieci righe, hai un perfetto dieci su dieci in termini di acuità visiva.
Non è rara anche un'acuità visiva di undici o dodici decimi e alcuni fortunati possono vantare una visione ancora più nitida, fino a quindici o addirittura venti decimi.
Ma cosa significa avere pochi decimi? Sintomi come visione sfocata, affaticamento o mal di testa possono essere indicatori di una capacità visiva non ottimale. Riconoscere questi segnali è il primo passo per affrontare il problema.
Sebbene la vista non possa essere potenziata con l'allenamento, trova una soluzione nelle lenti correttive. Indossare occhiali o lenti a contatto con la giusta correzione può, infatti, migliorare significativamente la tua acuità visiva, eliminando i deficit.
Quando, infatti, i decimi scendono, è il momento di prendere in considerazione l'opzione di occhiali o lenti a contatto per ripristinare la tua vista al massimo delle potenzialità.
Diottrie
Le diottrie sono il cuore dell'ottica, il potere che dà vita agli occhiali e ne definisce l'efficacia.
Per comprendere appieno il concetto di diottria, dobbiamo considerare che si tratta della misura del potere di una lente. Questa misura è fondamentale per capire quanto forti siano gli occhiali di una persona.
Le diottrie possono essere cumulate tra loro. Ad esempio, una persona potrebbe avere 2 diottrie di miopia e 3 di astigmatismo, accumulando un totale di 5 diottrie complessive. Questo concetto è particolarmente rilevante quando si devono considerare più disturbi visivi contemporaneamente.
La diottria in sé è il risultato di una formula matematica che considera la distanza tra il cristallino e la retina di un occhio normale, confrontandola con quella di un occhio con difetto visivo. Questa formula fornisce un valore che viene misurato in passi da 0.25 e indica il potere refrattivo che la lente correttiva deve avere per compensare il difetto visivo.
La misurazione delle diottrie degli occhiali avviene comunemente con il , uno strumento essenziale per ottenere le indicazioni precise sul potere refrattivo necessario per ogni singola lente.
La comprensione delle diottrie è fondamentale per chiunque si occupi di salute visiva e per chi debba affrontare situazioni specifiche, come verificare di possedere i requisiti per prendere la patente, superare un bando di concorso, entrare nell'esercito o nelle forze dell'ordine e molti altri contesti che possono richiedere una correzione visiva entro determinati limiti di diottrie.
Per verificare se i tuoi occhi soddisfano tali requisiti, è necessario consultare l'ultima prescrizione rilasciata dall'oculista durante la visita medica.
In sostanza, la comprensione della differenza tra gradi, decimi e diottrie è cruciale per preservare e migliorare la nostra vista.
Questi concetti - non semplicissimi - possono essere riassunti così:
- i gradi riflettono l'orientamento delle lenti;
- le diottrie quantificano il potere correttivo;
- i decimi misurano l'acuità visiva.
Questi concetti, sebbene complessi, sono fondamentali per la correzione ottimale della vista, poiché un equilibrio accurato tra questi parametri garantisce una visione chiara e confortevole.
E se ancora non ti risultano chiari, non devi preoccuparti, poiché sono stretta competenza del professionista dell'ottica che in base a essi può eseguire le valutazioni e le correzioni adeguate per garantirti una migliore salute visiva.